Tutte le buone pratiche per installare una linea vita su un tetto in pannello coibentato, evitando errori, disattenzioni e imbarazzi con la committenza.
Un pannello coibentato è fatto da due lamiere che contengono del materiale isolante.
È un materiale edile “poco tecnologico”, infatti installare una linea vita su un tetto in pannello coibentato può sembrare un’operazione di routine.
Può sembrare identico rispetto all’installazione di una linea vita su un tetto in lamiera grecata, ma ci sono differenze importanti.
Queste differenze distinguono un’installazione maldestra da una che garantisce la tenuta e la sicurezza nel tempo, sia della linea vita che degli stessi pannelli coibentati.
I pannelli coibentati sono infatti strutture più delicate rispetto alla lamiera. Spesso reggono carichi più bassi.
L’installazione professionale deve considerare tutte le caratteristiche della copertura di pannelli coibentati, e ciò influisce sulla rapidità con cui si effettua il montaggio. E impatta di conseguenza sui margini del lavoro.
Vediamo i passaggi più importanti per installare correttamente una linea vita su un tetto in pannello coibentato:
- gli elementi più importanti di progettazione, posa e collaudo
- gli errori più comuni, da evitare per non incorrere in problemi
- le dimenticanze più frequenti
- i vantaggi di usare prodotti specifici

Indice dei contenuti
Installare una linea vita su un tetto in pannello coibentato: gli elementi più importanti
Valuta la resistenza strutturale del pannello coibentato
Non basta limitarsi a considerare lo spessore del “sandwich”, ma è essenziale verificare anche come il pannello coibentato è fissato alla struttura sottostante.
Bisogna considerare questo aspetto prima di installare.
Un pannello coibentato “abbastanza spesso” è automaticamente adatto a sopportare i carichi indicati dal produttore di una linea vita? Spesso non è così.
Se i fissaggi che ancorano i pannelli alla struttura portante non sono sufficientemente numerosi o robusti… non va bene.
In genere, i pannelli coibentati sono fissati con viti da copertura ai supporti in del tetto, in legno o metallici. Se questi fissaggi sono insufficienti, durante il collaudo la piastra della testata della linea vita farà alzare il pannello coibentato.
In questo caso l’ingegnere strutturista dovrà valutare l’infittimento dei fissaggi.
Per questo motivo, l’analisi preliminare approfondita è sempre consigliabile, con particolare attenzione alla quantità e alla qualità dei fissaggi tra i pannelli e la struttura portante.
Anche per installare una linea vita su un tetto in lamiera grecata è consigliabile la stessa procedura.
Statisticamente, lo spessore delle lamiere grecate è maggiore rispetto alle lamiere superiori dei pannelli coibentati, ma è comunque necessaria la stessa accortezza.
Utilizza rivetti adeguati per il fissaggio
La scelta dei rivetti è un altro fattore da non sottovalutare.
Quando si tratta di fissare la linea vita su una pannello coibentato, è importante utilizzare rivetti che offrano la tenuta ottimale, sia dal punto di vista meccanico, sia per quanto riguarda l’impermeabilizzazione.
Ad esempio, i rivetti che Sial Safety fornisce nei kit di installazione sono dimensionati per garantire sia la resistenza adeguata del sistema, sia per prevenire infiltrazioni d’acqua.

Verifica i limiti di utilizzo del fabbricante della linea vita
Ogni fabbricante di sistemi anticaduta stabilisce dei limiti specifici per i propri prodotti.
È essenziale verificare questi limiti prima di procedere con l’installazione.
Ad esempio, alcuni fabbricanti (ma non Sial Safety) potrebbero richiedere l’installazione di una lamiera aggiuntiva di rinforzo nei punti in cui vengono posizionati gli ancoraggi.
Queste indicazioni non devono MAI essere ignorate, perché non rispettarle potrebbe compromettere la sicurezza (e la certificazione) dell’intero sistema.
É semplice: non seguire le indicazioni del fabbricante espone l’installatore a responsabilità perfettamente evitabili.
Collauda la linea vita dopo l’installazione
Una volta installata la linea vita sul tetto in pannelli coibentati è obbligatorio (e a nostro avviso indispensabile) testare il sistema attraverso un collaudo.
Il collaudo, che va svolto seguendo le indicazioni del fabbricante, assicura che tutti i fissaggi siano stati eseguiti correttamente, come richiesto dalla UNI 11560:2022).
La linea vita sarà così effettivamente in grado di svolgere la sua funzione di protezione, senza deformare permanentemente il sistema contro le cadute dall’alto.
Errori nella posa di linee vita su pannelli coibentati
Installare ancoraggi troppo vicini ai bordi laterali del tetto
Per spiegare al meglio questo concetto” semplifichiamo al massimo perché sarebbe impossibile in questo articolo coprire tutte le casistiche.
Prendiamo quindi ad esempio un tetto a due falde.
In questo caso i singoli pannelli sono rettangoli, posati uno a fianco all’altro e collegati, e coprono il tetto dal colmo al bordo inferiore.
Quindi una copertura fatta in questo modo non è MAI un blocco unico.
Per questo, uno degli errori più comuni è posizionare i dispositivi di ancoraggio sul pannello perimetrale.
Guarda l’immagine: posare gli ancoraggi sul pannello A è più sicuro, sul pannello B no. Perché?
La soluzione più sicura è il pannello A perché le forze vengono distribuite su più pannelli.
Il pannello B è invece una soluzione rischiosa perché la forza viene assorbita solo da questo.
Si tratta, insomma, di distribuire le forze su più pannelli possibile.
“Dimenticare” di testare la tenuta dei fissaggi
Come detto prima, testare la tenuta dei fissaggi dopo l’installazione è fondamentale.
Sia perché richiesto dalla normativa, sia perché ignorare questo passaggio può portare a gravi conseguenze.
Oltre agli errori tecnici e di installazione, sono “in agguato” anche alcune semplici disattenzioni.
Le disattenzioni più frequenti nell’installazione della linea vita su pannello coibentato
Sottovalutare la presenza di camini, lucernari o altri ostacoli
Un problema che riguarda anche nella posa di linea vita su tetti in legno, è non considerare la presenza di camini, lucernari o altri ostacoli durante la fase di progettazione.
La presenza di questi elementi deve essere presa in considerazione sin dall’inizio per evitare che la progettazione della linea vita risulti incompleta e piena di lacune.
Dimenticarsi di prendere il passo della greca del pannello coibentato
Prima di richiedere un preventivo al fabbricante, il passo della greca della pannello potrebbe essere “ignoto”. Quindi è sempre bene fare una telefonata alla committenza, e chiedere:
“Scusa caro cliente, che passo greca ha il pannello coibentato della tua copertura?”
Se il passo è standard – cioè 200, 225 o 250 cm – la linea vita avrà un costo inferiore. Mentre se il pannello coibentato ha un passo fuori standard – come 333 o 500 cm – costerà ben di più.
I fabbricanti (come la stessa Sial Safety) tendono ad avere “sempre in casa” le piastre di testata ed intermedie adatte ai passi standard di pannello coibentato.
Mentre le stesse piastre (testata o intermedie) per i pannelli “fuori standard” spesso vanno prodotte ad hoc.
Se mancano le informazioni, gli inconvenienti possono essere due:
1) La quotazione riguarda la versione “economica”, e potresti trovarti in copertura con le piastre sbagliate, e quindi perdere tempo e margine;
2) La quotazione riguarda un passo 500 perché “non si sa mai”, e potresti fare un’offerta fuori mercato.
Quale situazione è la migliore? Nessuna delle due.
Al prossimo preventivo, fatti dire dal cliente il passo della greca del pannello… o vai a vederlo. In questo modo risparmi tempo e soldi.
Ignorare la posizione del punto di accesso alla copertura
Qual è il punto di accesso alla copertura? È una scala esterna, un terrazzo?
Se il committente non ha idea di questa necessità dell’installatore, bisogna dire che quest’ultimo, a volte, “ci mette del suo”.
Se il punto di accesso è ad esempio un abbaino, di cos’ha bisogno il fabbricante per redigere un preventivo corretto?
Ovviamente bisogna calcolare quanti metri e quali accessori servono alla linea vita, ma bisogna prevedere quanti punti di ancoraggio servono all’operatore per arrivare in sicurezza dal punto di accesso alla linea vita.
Quanti ne serviranno… zero? Due? Dieci?
Senza sapere che distanza c’è tra punto di accesso e linea vita, un fabbricante potrebbe e fornire un progetto e un preventivo insufficienti, che non tutelano l’installatore e cliente.
Senza contare la figuraccia con la committenza – che avrà in mano sicuramente preventivi più precisi – l’installatore potrebbe arrivare in copertura e rendersi conto che non ha il materiale necessario per eseguire il lavoro.
Oppure il fabbricante potrebbe “stare alto” con i prezzi e prevedere elementi in più, perché intuisce che l’installatore non gli ha comunicato tutto. In questo caso il rischio è quello di avere un preventivo fuori mercato.
Evitare queste situazioni è semplicissimo: conoscere da dove si accede e quanta distanza c’è tra l’accesso alla copertura e la linea vita da installare.

Perché usare prodotti e servizi specifici?
Utilizzare sistemi di ancoraggio specifici di tipo C, servizi e informazioni complete per installare una linea vita su coperture in pannello coibentato, ha quindi numerosi vantaggi:
- Distribuzione uniforme del carico: un buon sistema distribuisce uniformemente il carico sugli ancoraggi, prevenendo le deformazioni dei pannelli coibentati;
- Prevenzione di infiltrazioni: grazie ai rivetti adatti, si riducono drasticamente i rischi di infiltrazioni d’acqua;
- Riduzione dei tempi e degli errori di posa: conoscere il passo della greca del pannello, i punti di accesso e la distanza dalla linea vita e la presenza di camini, lucernari o altri ostacoli influenza direttamente il risultato finale.
Se hai bisogno di una consulenza su come installare una linea vita su una copertura in pannello coibentato in modo sicuro e rapido, contattaci oggi stesso.
Il nostro ufficio tecnico è a tua disposizione per guidarti passo dopo passo e trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze: compila il form qui sotto.
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