L’installazione di una linea vita su un tetto in travi in cemento armato: i passaggi e gli errori da evitare per un lavoro a regola d’arte.
Per installare una linea vita su abitazioni civili con il tetto in travi in cemento armato è bene affidarsi a poche regole, ma solide.
Le case con questa copertura sono tante: se non si vedono “spuntare” travi – il che significa installare la linea vita su un tetto in legno – la probabilità di trovare strutture in cls è alta.
Possiamo dire che in questi casi o si installa una linea vita su tetto in muricci e tavelloni, oppure ci sono travi in cemento armato.
Dove è presente un ultimo piano abitabile con solaio inclinato a vista, la presenza di travi in cls è altamente probabile.
In questi casi, la buona posa di un sistema anticaduta ruota intorno a tre concetti:
- I bisogna capire “come gira” il tetto, ovvero dove sono le travi
- per farlo servono dei carotaggi
- è importante rispettare la stratigrafia del pacchetto isolante
Le travature in cemento armato di solito corrono dai lati del perimetro fino al colmo del tetto, dove in genere si riesce ad installare la linea vita.
Diciamolo subito: in linea di massima il luogo più sicuro dove fissare la linea vita sono le travi, NON i travetti o le pignatte, anche se questa valutazione dev’essere sempre e comunque avallata da un ingegnere strutturista.
I travetti sono spesso parecchio sottili e armati con ferri prefabbricati, mentre le pignatte non vanno proprio considerate; sono solo dei riempitivi “leggeri” per non creare troppo carico in copertura.
È anche molto importante essere sicuri di rispettare la distanza dai bordi delle travi, richiesta dal fabbricante dei fissaggi.

Entriamo nei dettagli
Indice dei contenuti
- 1 Gli elementi cruciali per l’installazione di linee vita su travi in cemento armato civili
- 2 Tetti con travi in cemento armato e linee vita: come evitare gli errori più comuni
- 2.1 Indovinare dove sono le travi per fissare la linea vita non va bene
- 2.2 Non controllare lo stato di salute delle travi è una cattiva idea
- 2.3 Ignorare la stratigrafia del tetto è pericoloso
- 2.4 Non testare la tenuta dei fissaggi
- 2.5 Installare i pali NON a contatto della struttura principale è pericoloso
- 3 Dimenticanze frequenti nel montaggio di una linea vita su un tetto con travi in calcestruzzo
- 4 Cosa fare per un progetto “delicato”?
Gli elementi cruciali per l’installazione di linee vita su travi in cemento armato civili
Capisci l’esatta disposizione delle travi
I tetti con travi in calcestruzzo, dopo la posa, vengono “gettati” e intonacati, quindi individuare la posizione delle stesse non è immediato.
Nel caso di una villetta, se il proprietario conosce casa sua da quando è stata costruita, la fortuna può aiutare e i progetti potrebbero essere reperibili.
Ma nei condomini è difficile che gli abitanti sappiano dare informazioni sulla struttura del tetto, né tantomeno l’amministratore.
Capire l’esatta disposizione delle travi dove agganciare la linea vita è quindi una precisa responsabilità dell’installatore, tramite dei carotaggi specifici.
Valuta lo stato del calcestruzzo (fessurazioni, o peggio)
L’installatore non può sostituirsi ad un ingegnere, ma questo tipo di valutazione preventiva è cruciale per la buona riuscita dell’installazione.
Il calcestruzzo – anche se non è delicato come il legno – può comunque fessurarsi o addirittura disgregarsi.
Una struttura compromessa riduce di molto la tenuta dell’intero sistema anticaduta.
Quindi non basta semplicemente installare gli ancoraggi.
Bisogna assicurarsi che il calcestruzzo non presenti segni di crepe, fessure o addirittura carbonatazione.
Se la struttura non è in buone condizioni, potrebbe cedere sotto la forza applicata dal sistema che entra in funzione, e mettere a rischio gli operatori.
Nel caso in cui il cemento armato mostri segni di danno bisogna quantomeno scegliere un punto di ancoraggio diverso per installare la linea vita, oltre a segnalarlo al proprietario o all’amministratore, che potrà ripararlo.
Questa fase di controllo non può essere saltata: un collaudo da solo non sostituisce una verifica strutturale completa.

Scegli fissaggi della linea vita compatibili con il calcestruzzo
Gli ancoranti utilizzati per una linea vita su un tetto in calcestruzzo devono essere compatibili con la tenuta del materiale.
Gli elementi di fissaggio devono essere progettati per penetrare il calcestruzzo senza comprometterne l’integrità, e garantire una presa solida e duratura.
Una scelta compiuta in buona fede o con “leggerezza” può portare a problemi seri: ancoraggi che si allentano, infiltrazioni d’acqua o addirittura il cedimento dell’intero sistema di sicurezza.
Per questo motivo, è fondamentale utilizzare materiali e fissaggi appositamente progettati per strutture (e travi) in cemento armato.
La cosa migliore per evitare preoccupazioni è ascoltare il consiglio di un fabbricante competente.
Un produttore in buona fede, infatti:
- seleziona i fissaggi per i suoi prodotti, senza di certo “fare margine” su di essi;
- così facendo, permette che l’ingegnere strutturista valuti positivamente l’accoppiamento tra fissaggio e struttura.
Tieni conto delle variabili strutturali di ogni tetto in travi cls
Le coperture civili non sono tutte uguali.
Anche se la struttura più comune è quella “bifalda”, le variabili sono tantissime:
- dimensioni e pendenza delle travi in calcestruzzo
- struttura con travetti a sormonto o con travetti intascati nella trave
- presenza di pacchetti isolanti più o meno strutturati e spessi
- andamento delle travi
E così via.
Un installatore deve conoscere queste variabili per la progettazione corretta di un sistema anticaduta, che tenga conto del prodotto adatto, con fissaggi adeguati, e che di conseguenza avrà tenute corrette.
Cosa NON fare quindi, in fase progettuale? Se vuoi, consulta l’articolo che parla degli errori più comuni nella progettazione delle linee vita.
Se ogni tetto può avere caratteristiche uniche, ogni linea vita per tetti con travi in calcestruzzo dovrà essere progettata di conseguenza.
Parliamo degli errori più commessi.

Tetti con travi in cemento armato e linee vita: come evitare gli errori più comuni
Indovinare dove sono le travi per fissare la linea vita non va bene
Te lo ricordi il Mago Oronzo impersonato da Raul Cremona?
Ecco, tanti installatori improvvisati si comportano proprio come lui.
Quando c’è da capire dove sono le travi picchiettano quà e là, o “impongono le mani”.
Questo non va bene, nessuna lunga esperienza nel mestiere sostituisce la tecnica di praticare dei carotaggi per capire la posizione, lo stato e la pendenza delle travi.
Non controllare lo stato di salute delle travi è una cattiva idea
Corriamo il rischio di ripeterci, ma parlare dell’importanza di questo punto non è mai troppo.
Uno degli errori più gravi è installare gli ancoraggi senza verificare che il calcestruzzo sia in buone condizioni. Come già discusso, fessure o altri segni di deterioramento rendono un linea vita installata su un tetto con travi in calcestruzzo non sicura.
Anche qui… il collaudo non si sostituisce alla verifica di portabilità strutturale effettuata da un ingegnere strutturista, ma dà un’idea della resistenza del calcestruzzo.
Ignorare la stratigrafia del tetto è pericoloso
Un altro errore comune è ignorare la composizione degli strati del tetto.
Ovviamente non parliamo solo delle tegole e delle travi sottostanti, ma dello strato isolante.
I pali di testata ed intermedi vanno scelti della lunghezza corretta. Sembra banale dirlo, ma se il pacchetto isolante di un tetto con travi in cls è di 400 mm e si sceglie un palo della stessa lunghezza, o addirittura inferiore, si può incorrere in un problema serio di sicurezza.
Questo errore può essere evitato consultando il progetto della copertura o, in mancanza di esso, effettuando un rilievo dettagliato.
Non testare la tenuta dei fissaggi
Una volta installati gli ancoranti, è obbligatorio – e per Sial Safety assolutamente fondamentale – valutarne la tenuta con una verifica strumentale.
Ignorare questo passaggio può portare a sorprese sgradite, soprattutto se il calcestruzzo è in condizioni “limite”.
Installare i pali NON a contatto della struttura principale è pericoloso
È importante che i pali della linea vita siano sempre installati a contatto con la struttura principale del tetto (le travi), per garantire la massima resistenza. Anzi, possiamo dire che devono installati sulla struttura.
in caso contrario l’intero sistema di sicurezza potrebbe risultare indebolito e non garantire le prestazioni richieste.
Errori tecnici a parte, anche una semplice dimenticanza può fare la differenza tra una linea vita performante, e una poco sicura.
Dimenticanze frequenti nel montaggio di una linea vita su un tetto con travi in calcestruzzo
Dov’è il punto di accesso al tetto? Informati e comunicalo a chi progetta la linea vita
Il committente, in genere, sa da dove si accede al tetto.
E l’installatore deve chiederglielo: ha bisogno di saperlo per progettare correttamente la linea vita. Soprattutto se l’installatore si serve della progettazione del fabbricante, la fornitura rischia di essere errata.
Il punto di accesso al tetto è una scala esterna? Un terrazzo? Un abbaino? Poniamo che sia un abbaino.
Cosa deve valutare il fabbricante per redigere un preventivo corretto?
Certo, dovrà calcolare quanti metri e quali accessori servono alla linea vita che segue il colmo. Ma dovrà prevedere dei punti di ancoraggio in modo che l’operatore arrivi in sicurezza dall’abbaino al colmo del tetto.

Quanti punti di ancoraggio serviranno… due? Quattro? Dieci?
Senza l’informazione della distanza tra abbaino e colmo, un fabbricante poco avveduto potrebbe “stare basso” e fornire un preventivo insufficiente, che non tutela né l’installatore né il cliente.
Senza contare la brutta figura con la committenza – in possesso quasi sicuramente di preventivi più precisi – l’installatore potrebbe arrivare in copertura e rendersi conto che non ha il materiale necessario per eseguire il lavoro.
Nel caso contrario, il fabbricante potrebbe “stare alto” con i prezzi.
Dovrebbe prevedere elementi in più, perché intuisce che l’installatore non gli ha comunicato tutto. In questo caso il rischio è quello di avere un preventivo fuori mercato. E di fatto inutile.
Per evitare queste situazioni la soluzione è semplicissima: conoscere la distanza tra l’accesso alla copertura e la linea vita da installare, e comunicarla al progettista.

Camini, velux, lucernari e altri ostacoli non vanno ignorati
Un altro problema comune è non considerare la presenza di camini, lucernari o altri ostacoli durante la fase di progettazione.
Se l’operatore che installa la linea vita sul tetto in legno (come su qualsiasi altra copertura) e l’utilizzatore finale dovranno “schivarli”, il progetto deve tenerne conto.
Nulla di peggio che trovarsi in cantiere… senza uno o due accessori. A quel punto o si hanno “scorte”, o si perde molto tempo e molto denaro. Senza contare che i clienti finali potrebbero notare la disorganizzazione.
Gli ostacoli vanno presi in considerazione sin dall’inizio, per evitare che la progettazione della linea vita risulti incompleta e piena di lacune.
Ricordati di impostare il registro utilizzi e il programma di manutenzione periodica
Quando si installa su un tetto in calcestruzzo (come per tutte le coperture) bisogna prevedere un piano di manutenzione della linea vita, sia per i dispositivi di sicurezza che per il tetto stesso.
Il cemento armato va controllato periodicamente per assicurarsi che non si stia deteriorando, mentre i fissaggi devono essere ispezionati per verificare che siano ancora saldi.
Inoltre, la tabella di manutenzione è un obbligo della documentazione necessaria per progettare e installare una linea vita.
- Il registro utilizzi è una semplice griglia dove viene indicato all’utilizzatore di annotare l’utilizzo del sistema anticaduta, in tal data e tal ora
- Lo stesso vale per le ispezioni e le manutenzioni, il cui registro deve essere compilato con la data in cui la “ditta X” ha eseguito l’ispezione, e se ha trovato irregolarità
Attenzione: questi documenti vanno prodotti sempre, anche se l’installatore non si occuperà della manutenzione, che delegherà ad altri.
Va ricordato che la UNI 11560:2022 vieta agli “installatori base” di fare ispezioni. Possono solo montare ed effettuare l’ispezione al montaggio del loro sistema di ancoraggio, ed eventualmente smontarlo. Stop.
Solo i cosiddetti “installatori intermedi” e “avanzati” potranno fare ispezioni periodiche e straordinarie.
Cosa fare per un progetto “delicato”?
Se hai per le mani un’installazione non semplice o hai bisogno di supporto per il tuo prossimo cantiere, specie se la linea vita sarà installata su un tetto con travi in cemento armato, contattaci ora.
Compila il form qui sotto e il nostro ufficio tecnico si metterà in contatto con te in brevissimo tempo.
prenota una consulenza gratuita