L’installazione di una linea vita su una copertura in travi in cemento armato: capiamo i passaggi, gli errori da evitare e come fare un lavoro a regola d’arte

Quando si parla di montare una linea vita su un tetto con travi in cemento armato precompresso (c.a.p.), l’installatore esperto sa che le cose possono farsi complicate, possiamo dirlo.

Non è certo come installare una linea vita su un tetto in lamiera grecata o una linea vita su pannello coibentato, o altre coperture.

Le caratteristiche del cemento armato precompresso, che per semplicità chiamiamo prefabbricato, sono molto particolari: richiedono una logica di messa in opera “tutta sua”, oltre a una bella dose di esperienza.

Esempio di tetto con travi in cemento armato precompresso.

I motivi sono principalmente due.

Primo, gli spessori delle travi sono spesso risicati.

A differenza delle travi gettate in opera nel settore civile, nelle coperture industriali si punta a coprire grandi luci con il minor peso possibile.

Questo significa travi sottili, e “scarsità” di materiale a cui ancorarsi.

Secondo, la presenza dei trefoli all’interno delle travi.

I cavi d’acciaio sono fondamentali per aumentare esponenzialmente la resistenza della struttura, ma sono un grattacapo in fase di posa.

Oltre a ciò, c’è un altro problemino: pochissime aziende hanno informazioni precise su come sono composte le travi della copertura.

Come diciamo scherzosamente, “i disegni delle travi spariscono come ladri nella notte”. Tradotto: quasi mai si hanno a disposizione i progetti della copertura su cui fare affidamento.

Questo significa due cose: rilievi e carotaggi.

Sul posto, di persona, metro e trapano alla mano. Spesso non c’è alternativa valida.

Gli elementi cruciali per l’installazione di linee vita su travi in cemento armato industriali

Il rilievo, il “momento della verità”

I tetti con travi in calcestruzzo, dopo la posa, vengono “gettati” e intonacati, quindi individuare la posizione delle stesse non è immediato.

Nel caso di una villetta, se il proprietario conosce casa sua da quando è stata costruita, la fortuna può aiutare e i progetti potrebbero essere reperibili.

Ma nei condomini è difficile che gli abitanti sappiano dare informazioni sulla struttura del tetto, né tantomeno l’amministratore.

Capire l’esatta disposizione delle travi dove agganciare la linea vita è quindi una precisa responsabilità dell’installatore, tramite dei carotaggi specifici.

 

Valuta lo stato del calcestruzzo (fessurazioni, o peggio)

Se c’è una fase che non puoi assolutamente sottovalutare, è proprio questa.

Il rilievo accurato della copertura non è una semplice formalità, è il momento della verità perché i prefabbricati sono “imprevedibili”.

Possono presentare forme che definire particolari è un eufemismo:

  • Sezioni ad ali di gabbiano dalle infinite piccole varianti
  • Profili a pi greco che richiedono di “beccare” la nervatura per fissarsi in modo preciso
  • Curvature che lasciano pochissimo spazio di manovra

“Pochissimo spazio”, non è un’esagerazione.

Spesso la superficie piana disponibile per l’installazione si riduce a pochi centimetri e rende di fatto impossibile l’ancoraggio della linea vita.

In sostanza, la geometria del prefabbricato detta quello che si può fare e quali prodotti usare.

Un buon rilievo: come non avere problemi durante l’installazione della linea vita su tetto in travi cls.

I trefoli e i carotaggi (quasi) sempre necessari

Magari lo sai già, ma vale la pena di dedicare due parole a cosa sono i trefoli e perché devi conoscerli per installare linee vita su coperture industriali.

In poche parole un trefolo è un cavo d’acciaio ritorto e tensionato (come le funi per la linea vita) che viene “gettato” nel prefabbricato per aumentarne la resistenza e portanza strutturale.

All’interno delle travi quindi ci può essere un trefolo, o diversi.

Ciò significa che puoi ritrovarti a forare una trave a pi greco, fatta da una “gambetta” alta 20 cm e due parti orizzontali larghe 8 cm, con una bella fila centrale di trefoli che aspettano solo un tassello sfortunato.

Se mentre stai forando un trave per inserire un fissaggio ne intercetti uno… beh, quel fissaggio non si potrà fare: la profondità di foro minima del fissaggio viene impedita dal trefolo.

Tocca ricominciare da capo, spostando il punto di ancoraggio.

Come fare allora, se i disegni delle travi sono disponibili una volta su cento?

Effettuare carotaggi fino a che non si è sicuri.

 

Lo stato del calcestruzzo: un esame fondamentale

Prima di tirare fuori il trapano dalla cassetta degli attrezzi, c’è un altro aspetto cruciale da valutare: lo stato di conservazione del calcestruzzo.

Non stiamo parlando di un’ispezione superficiale. Devi guardare con attenzione:

  • La presenza di fessurazioni, anche minime
  • Segni di degrado del cemento
  • L’integrità generale della struttura
  • Eventuali segni di carbonatazione

Un calcestruzzo apparentemente solido potrebbe nascondere problemi che compromettono la tenuta dei fissaggi.

Se parliamo di sistemi anticaduta, non possiamo permetterci sorprese.

Particolare di trave prefabbricata deteriorata con ferri di armatura esposti alle intemperie

Il collaudo, teoria che incontra la pratica

La normativa UNI 11560:2022 è chiara: i fissaggi vanno testati. Punto.

Non è una formalità burocratica, ma una verifica fondamentale soprattutto su travi in cemento armato.

È il momento della verità, dove teoria e pratica si incontrano.

Gli errori più comuni nella posa di linee vita su travi in cemento armato industriali

Mai installare una linea vita su una struttura di cemento armato fessurata o degradata

Hai mai visto cemento visibilmente fessurato? Basta girare per le nostre care autostrade e gli esempi sono fin troppi.

Se su questo possiamo farci ben poco, come installatori di sistemi di sicurezza possiamo evitare di “costruire una casa sulla sabbia”.

Un sistema anticaduta fissato sul cemento fessurato non è un’opzione accettabile, prima o poi cederà.

In queste condizioni ogni fissaggio lavorerà molto al di sotto della sua capacità effettiva, e il sistema che entra in funzione non garantirà la sua tenuta.

Non importa quanto sia buono il prodotto che stai utilizzando: se il supporto non è adeguato, il sistema non sarà sicuro.

Dimenticarsi di impermeabilizzare dopo l’installazione della linea vita: rischio di far “piovere dentro”

Corriamo il rischio di ripeterci, ma parlare dell’importanza di questo punto non è mai troppo.

Uno degli errori più gravi è installare gli ancoraggi senza verificare che il calcestruzzo sia in buone condizioni. Come già discusso, fessure o altri segni di deterioramento rendono un linea vita installata su un tetto con travi in calcestruzzo non sicura.
Anche qui… il collaudo non si sostituisce alla verifica di portabilità strutturale effettuata da un ingegnere strutturista, ma dà un’idea della resistenza del calcestruzzo.

Ignorare la stratigrafia del tetto è pericoloso

A volte alcune situazioni di posa sembrano semplici, come nella foto qui sotto.

Complesso industriale con copertura a travi ad Y prefabbricate.

Tutto sommato, a parte il fatto che la lamiera grecata (freccia rossa) non permette il fissaggio della linea vita, lo spazio nella trave (freccia verde) è sufficiente.

Però questa trave, come spesso accade, è “nuda”.

Molte travi prefabbricate vengono posate senza strati impermeabilizzanti aggiuntivi; questo non influenza la tenuità atmosferica, finché non vengono forate. 

Cosa significa per chi che deve installare la linea vita?

  • ogni foro è un potenziale punto di infiltrazione
  • se non ripristini l’impermeabilizzazione dopo l’installazione, l’acqua troverà la strada per entrare
  • e pioverà direttamente nel capannone

Ricevere una telefonata qualche mese dopo l’installazione, in cui il cliente ti dice “Ci piove sui macchinari” non è il massimo. Vero?

Gli ostacoli in copertura: prevedere camini, ostacoli e lucernari senza improvvisare

Un altro errore comune è non considerare la presenza di camini, lucernari o altri ostacoli durante la fase di progettazione.

Se l’operatore che installa la linea vita sulla copertura in travi prefabbricate (come su qualsiasi altra copertura) e l’utilizzatore finale dovranno “schivarli”, il progetto deve tenerne conto.

Nulla di peggio che trovarsi in cantiere senza uno o due accessori.

A quel punto o si hanno “scorte”, o si perde molto tempo e molto denaro. Senza contare che i clienti finali potrebbero notare la disorganizzazione.

Gli ostacoli vanno presi in considerazione sin dall’inizio, per evitare che la progettazione della linea vita risulti incompleta e piena di lacune.

I prodotti corretti per la linea vita su travi prefabbricate industriali devono essere agili

La scelta del sistema: solo prodotti adeguati

Ciò che abbiamo appena detto sulle geometrie, sugli spazi utili molto limitati, e sulla difficoltà di installare una linea vita su coperture industriali con travi, significa scegliere una linea vita adatta.

La chiave è scegliere una base dei paletti della linea vita con l’interasse ridotto, che consente:

  • Maggiore flessibilità nel posizionamento in spazi ridotti
  • Adattabilità a geometrie complesse
  • Riduzione delle interferenze con i trefoli

Cosa fare per un progetto “delicato”?

Se hai per le mani un’installazione non semplice o hai bisogno di supporto per il tuo prossimo cantiere, specie se la linea vita sarà installata su un tetto con travi in cemento armato, contattaci ora.

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