Quando siamo chiamati a studiare la messa insicurezza di postazioni lavorative all’interno di aziende cerchiamo di non dimenticare mai la prima regola di una progettazione efficace:

Deve essere SEMPLICE DA USARE.

Cioè?

I sistemi contro le cadute dall’alto che progettiamo e installiamo non saranno utilizzati da esperti di arrampicata, speleologi o lavoratori in fune ma da manutentori, impiantisti, edili.

Più riusciamo a rendere semplice il sistema, più possiamo ipotizzare che venga usato e che serva realmente a tutelare l’operatore.

Nell’ambito degli ambienti confinati ancor più che nei lavori in quota.

Già. Perché un ambiente confinato presenta diversi rischi che devono essere analizzati e gestiti contemporaneamente.

  • Caduta in fase di accesso;
  • Rischio legato all’atmosfera e alla lavorazione;
  • Recupero di un eventuale infortunato.

Ecco perché, quando veniamo contattati da un’industria per studiare il miglior sistema di riduzione del rischio (in fase di accesso e recupero da ambiente confinato), cerchiamo di adottare la soluzione più semplice.

Semplice in relazione non solo ad una singola postazione, ma a tutte le postazioni che ci vengono mostrate.

Molte aziende, infatti, non hanno un solo ambiente confinato, ma più postazioni cui accedere.

E più postazioni equivale a procedure diverse, schemi di lavoro differenti etc.

Quindi il nostro obiettivo principale è quello di riuscire a far sì che almeno il sistema di accesso e recupero sia unico per tutte.

In questa Case History, uno dei maggiori player italiani nel campo della produzione di energia elettrica, ci ha sottoposto la valutazione di diverse vasche in cui i manutentori accedono per effettuare controlli periodici.

DATI DA CONSIDERARE

  1. Le vasche sono sparse per lo stabilimento (di dimensioni importanti).
    Il sistema deve essere leggero e trasportabile.
  1. Gli accessi sono di varie tipologie. Mediamente si rende necessario scavalcare muretti o parapetti.
    Il sistema deve permettere una buona modularità.

La scelta ricade sulla GRUETTA 795®, un dispositivo certificato UNI EN 795 e CEN TS 16415 di tipo B (con relativa marcatura CE) utilizzabile da 2 operatori in contemporanea.

Completamente in acciaio inox, questa gruetta ha caratteristiche perfette per l’occasione:

  • Sbraccio orizzontale di 120 cm. Condizione necessaria per andare oltre eventuali muretti di contenimento delle vasche;
  • Regolazione su 3 differenti altezze in punta, così da poter essere utilizzata anche nelle situazioni in cui si debba superare un dislivello di 1 metro (come un parapetto) per portare l’operatore in sicurezza dopo il recupero;
  • Basi applicative differenti da utilizzare come predisposizioni. Si installano a terra o a parete e rimangono fissate mentre il dispositivo GRUETTA® viene spostato.
  • Utilizzabile da 2 operatori in contemporanea. Data la dimensione delle vasche non è raro che non scendano soli;
  • La predisposizione a terra prevede anche un dispositivo di ancoraggio, in modo che il soccorritore possa agganciarsi prima di esporsi al rischio caduta durante il recupero.

All’installazione delle basi segue un addestramento pratico specifico in tutte le postazioni, così da garantire agli operatori massima comprensione delle procedure.

SIAL SAFETY.
NO COMPROMISE.

Fatturato committenza

1.048.000.000 €

Settore merceologico committenza

Produzione di energia elettrica

caduta ambiente confinato
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